“La verità illumina la giustizia”, questo lo slogan che ha accompagnato la manifestazione di Bologna
Hanno partecipato alla manifestazione ragazze e ragazzi del triennio dell’IPC e dell’IPSIA
Dal 1996 ogni 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è il simbolo della speranza che si rinnova ed è anche occasione di incontro con i familiari delle vittime che in Libera hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, elaborando il lutto per una ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace.
Duecentomila: un fiume di persone ha invaso pacificamente Bologna, raccogliendo l'invito dell'associazione Libera in memoria delle vittime di mafia. Sono arrivati da tutta Italia con centinaia di autobus per dire no alla criminalità, per unirsi all'impegno dell'associazione guidata da don Luigi Ciotti che dà voce alle richieste “troppo spesso” inascoltate dei tanti familiari delle vittime.
Oltre che le vittime innocenti delle mafie, quest'anno sono state ricordate, in accordo con le associazioni dei famigliari , le vittime della strage del 2 agosto della stazione di Bologna e le vittime della strage di Ustica, per le quali ricorre il 35esimo anniversario. Ma nei giorni che hanno preceduto la manifestazione del 21 marzo sempre a Bologna si sono ricordate le vittime del genocidio di Sebrenica, delle quali si è celebrato il ventesimo anniversario.
Vittime innocenti delle mafie e vittime delle stragi, oltre che dal ricordo e dall'impegno di tutti, sono legate dalla domanda di verità e giustizia che si alza forte ogni anno da parte dei loro familiari. Ancora oggi, infatti, per il 70% delle vittime innocenti di mafie non è stata fatta verità e, quindi, giustizia. E lo stesso diritto alla verità è ancora oggi negato ai familiari di chi ha perso la vita nelle stragi
“LIBERA Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia.
Il fondatore e il presidente di Libera è don Luigi Ciotti.
Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1600 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità.
La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera.
Particolarmente significativo è stato l’intervento di Gian Carlo Caselli e di don Luigi Ciotti presso la stazione di Bologna per non dimenticare le 85 vittime della strage del 2 agosto 1980.
Come sempre il ricordo, la testimonianza e l’impegno sono il modo migliore per orientare le nostre azioni verso la speranza e la ricerca della giustizia.