Cuneo – Le tre classi quinte dell’Ipsia Grandis mercoledì 5 ottobre hanno partecipato alla 30.BI-MU/SFORTEC INDUSTRY, biennale della macchina utensile, robotica, automazione, tecnologie ausiliarie, subfornitura e servizi per l’industria, in scena a fieramilano fino a sabato 8 ottobre. Protagoniste di 30.BI-MU/SFORTEC INDUSTRY sono 1.076 imprese, i cui stand sono stati allestiti nei padiglioni di fieramilano, per una superficie espositiva totale di 90.000 metri quadrati. Il 41% delle imprese espositrici proviene dall’estero, a testimonianza del carattere internazionale dell’evento. Il valore degli oltre 3.000 macchinari esposti è stimato 450 milioni di euro.
Gli alunni hanno potuto toccare con mano quelle avanzate tecnologie che sperimentano nei laboratori della loro scuola. “La visita d’istruzione – dicono i proff. Davide Castoldi, Fabrizio Simondi, Anna Fissore, Amedeo Grosso, del dipartimento di Manutenzione ed assistenza tecnica che hanno accompagnato gli alunni insieme alla prof.ssa Vita Bonagiusa - è servita anche per prendere contatto con alcune importanti aziende del settore che offriranno le più avanzate licenze software che saranno in uso nei robot e macchine utensili della scuola”. Gli studenti hanno osservato sul campo tecnologiche macchine a controllo numerico Cam. In informatica e in ingegneria meccanica CAM è l'acronimo per l'espressione inglese Computer-Aided Manufacturing, che significa "produzione assistita da computer".
Tale espressione indica una categoria di prodotti software che analizzano un modello geometrico virtuale, bidimensionale o tridimensionale, per generare le istruzioni necessarie a una macchina utensile a controllo numerico computerizzato (CNC) per seguire un "percorso utensile" definito da tali istruzioni.
“La scuola non è nuova a questi avanzati settori della tecnologia – concludono i docenti del dipartimento di Manutenzione e assistenza tecnica - tanto da proporsi, nell’ambito della formazione obbligatoria dei docenti, come erogatore di corsi sul Cad tridimensionale anche per le altre scuole tecniche del territorio, oltre che ai propri alunni, che acquisiscono così una professionalità spendibile direttamente nel mercato del lavoro, molto richiesta dalle aziende.
Carlo Garavagno