La novità dell’alternanza introdotta forse senza una precisa idea di ciò che comporta, senza soluzioni definite, come tante cose diventano quel di più che porti nel tuo zaino e che al momento buono può essere una positiva sorpresa. Qui ovviamente non si tratta di quel panino speciale o di quella bottiglia della “stagera” alta, parliamo di esperienze lavorative arricchenti, sia dal punto di vista lavorativo che umano.
La scuola per geometri di Cuneo, “Bianchi-Virginio”, ha provato a progettare l’attività delle classi terze e quarte e qui voglio presentarvene alcune … quelle che ho seguito direttamente.
Le classi terze hanno realizzato una porzione del cortile della scuola, posando, grazie alla fornitura del Comune di Cuneo e alla collaborazione dell’Ing. Martinetto, i cubetti di porfido, lavoro che sembra facile ma che è tutt’altro che banale.
In collaborazione con l'IPSIA di Cuneo è stato progettato l’impianto elettrico del cantiere scuola di Madonna dell’Olmo che è poi stato realizzato a cura dei ragazzi dell’IPSIA e del nostro Istituto “Bianchi-Virginio”, coordinati dai Proff. Rinaldo Bersesio e Silvio Griseri. Il sogno di mettere più realtà scolastiche allo stesso tavolo di lavoro ha messo le sue radici. Prossimamente realizzeremo con l’ENAIP un impianto idraulico collegando anche un lavandino progettato e realizzato dai geometri con una finitura in tadelakt.
In collaborazione con la ditta Vimark hanno seguito una dettagliata spiegazione sugli intonaci, malte e premiscelati e, presso il cantiere scuola di Madonna dell’Olmo, hanno avuto modo di mettere in pratica la teoria intonacando alcune pareti. Un grazie alla ditta Vimark, al geom. Verna, al geom. Bovio e all’artigiano Giuseppe Rascallà che ha rivelato l’arte preziosa del riquadratore.
Le classi quarte in un progetto comune con l’Istituto Agrario e l’IPSIA dal titolo: “Vivere la montagna:le Alpi e le Ande, due realtà vicine”, hanno seguito una serie di incontri con l’Associazione Persone Come Noi. Gli incontri ci hanno fatto calare in realtà che spesso conosciamo ma che per comodità o paura o per motivi personali preferiamo accantonare. L’Associazione PCN ci ha dimostrato che il Volontariato può dare frutti anche con “persone come noi”. In seguito così, trattando un progetto di PCN attivo sulle Ande boliviane relativo alla costruzione di serre, ci siamo cimentati nella progettazione di una serra per le Alpi (sito proposto Marmora, in alta Valle Maira) e una per le Ande boliviane. Ovviamente non siamo progettisti di serre, ma come buoni progettisti ci siamo posti delle domande e abbiamo dato delle risposte. Allo stesso modo l’IPSIA ha progettato un impianto per il pompaggio dell’acqua e l’irrigazione della serra e l’Agrario sta studiando le esigenze alimentari dovute alla quota e progettando l’orto.
Il risultato è stato positivo e i ragazzi in videoconferenza con un Ingegnere boliviano si confronteranno sui risultati ottenuti. Il progetto, se finanziato, avrebbe poi visto la realizzazione della serra in un sito indicato dal Comune di Marmora, ma, in ogni caso possiamo ritenerci soddisfatti per la condivisione tra le tre scuole di un percorso fatto per gli ALUNNI. E’ nato e cresciuto un rispetto per realtà vicine e lontane, spesso sconosciute. Colgo quindi l’occasione per ringraziare l’Associazione PCN, il Comune di Marmora, la Proloco e la ditta Sergio Serra, il Collegio dei Geometri di Cuneo e il Dirigente dell’Istituto Agrario Claudio Dutto per la fiducia e la disponibilità dimostrata; chissà che questo progetto non venga adottato da altri…
Prossimamente abbiamo ancora in cantiere la sistemazione di una porzione di cortile grazie ad un contributo della CRC ottenuto grazie alla Prof.ssa Musizzano che si è dedicata per redigere i documenti necessari per la partecipazione al bando e, infine, la realizzazione di una struttura di un tetto e la copertura in paglia di segale. Un progetto, questo, che realizzeremo grazie al Preside Claudio Dutto che ci sostiene con signorilità, credendo nei principi che accomunano le due scuole vicine ma con delimitati confini ed il Sig. Luigi Giordano custode di questa antica tecnica di copertura.
E quindi! A cosa sarà servita questa alternanza? Avranno perso ore di classica lezione ma questo è ciò che chiede la “buona scuola” (400 ore in tre anni). Sicuramente chi ha posato cubetti non potrà vedere Piazza Galimberti con gli occhi di prima, chi ha provato a progettare una serra sarà più curioso quando ne vedrà una e verificherà le domande che si era posto e il volontariato, invece, sarà visto con uno sguardo più posato.
Anna che ha provato a riquadrare una parete penserà all’arte che il suo papà espone in ogni suo lavoro e ne sarà ancor più fiera; un impianto elettrico che usiamo abitualmente e progettiamo ha preso forma sottolineando aspetti pratici spesso tralasciati in progettazione…
Personalmente credo che gli INPUT “colati” dall’alto servano poco, ma il cuore pulsante de “ l’incuriosità scolastica” sia il risultato della squadra che si è creata.
Non è facile combinare tutto ciò ma la sfida è aperta e i ragazzi meritano i nostri sforzi. La scuola cambia, ma il cambiamento lo dobbiamo fare Noi per il bene del futuro e per dare forza, fiducia e coraggio ai giovani. Proviamoci.
Solo così, d'altronde, eviteremo di scoprire un macigno nel nostro zaino….
Un grazie a Tutti…
Prof. Matteo Barale